La vita universitaria non è fatta solo di esami, corsi e sessioni, ma anche – ovviamente – di feste, serate ed eventi mondani di questo genere.
Le feste organizzate.
Oltre alle più che altro leggendarie serate Erasmus – leggendarie perché il luogo comune vuole che siano il
posto più semplice in cui fare conquiste –, la classica festa regolata dagli atenei è quella delle matricole:
Ferrara, Bologna (e i suoi campus di Rimini, Ravenna o Cesena), la Cattolica di Milano, Parma… tutte queste e altre
università organizzano ogni anno delle serate per i nuovi studenti. Di solito le feste sono allestite dalle
associazioni studentesche, che oltre ad eventi più “culturali” o di orientamento – il Centro di poesia contemporanea
di Bologna allestisce tutte le estati il festival di poesia – promuovono queste attività più “festaiole” per
coinvolgere tutti (al campus di Forlì, per esempio, ogni primavera c’è il Campus Festival – tre giorni di concerti,
cibo e gare di birra-pong).
Non solo le associazioni, però, partecipano a questo tipo di eventi. Il giovedì universitario, in effetti, con i
locali del centro e i ristoranti che praticano sconti e le discoteche che organizzano serate a tema, è ormai
diventato una tradizione.
Le feste private.
Le feste private sono tutte quelle non promosse dagli atenei, ma organizzate da gruppi di studenti che non
fanno parte di nessuna associazione, dai coinquilini di una stessa casa e dai rappresentati di una facoltà specifica
(ogni facoltà ha le sue feste di inizio e fine anno, e quasi sempre sono serate in discoteca).
Se per le feste di facoltà solitamente si affitta un locale, però, per la festa universitaria “classica” – che tutti
conosciamo dai film o dai racconti dei nostri amici fuori sede – basta la casa di qualcuno. Magari molti potrebbero
pensare che su questo tipo di serate ci sia un’eccessiva aura miticizzata – tutti abbiamo in mente la festa nella
casa in riva al lago di Stifler in American Pie o le scene di Animal House e High School
Musical 2 –, ma l’anno scorso ho avuto una diretta esperienza e posso confermare con una certa sicurezza
che non c’è niente di esagerato (anche se probabilmente questi film hanno influenzato molto il
nostro modo di festeggiare).
Un mio compagno di corso e i suoi coinquilini avevano organizzato una festa di Natale a tema anni ’50, e per
coinvolgere quanta più gente possibile avevano creato un evento su Facebook aperto a tutti. Il luogo scelto era casa
loro, e per renderlo più “anni ‘50” avevano ristrutturato tutto l’appartamento togliendo ogni cosa databile dopo il
’59, aggiungendo mobili, tappeti e televisione d’epoca (per quanto possibile) e creando una playlist rigorosamente a
tema. Insomma, un vero delirio (conclusosi per problemi di spazio nelle vie del centro).
E voi? A quali feste private o organizzate dalla vostra università avete partecipato? Sono state serate tranquille o più in stile American Pie?
La sezione dei commenti è aperta.
Pubblicato da Alessandro Mambelli.