Proseguiamo il nostro viaggio intorno al mondo alla scoperta dei sistemi scolastici delle altre nazioni. Dopo Francia, Spagna, Inghilterra e Stati Uniti, oggi tocca alla Cina.
L’istruzione, in Cina, è uno degli obiettivi del governo, quindi ci si punta molto. Il sistema scolastico, in ogni modo, non è molto diverso da quelli occidentali.
La scuola obbligatoria dura nove anni, e per tutta questa durata è gratuita. Si comincia a sei anni, con le elementari, e si finisce a quindici con le medie. L’asilo – Kindergarten – non è obbligatorio, ma molti lo frequentano comunque – soprattutto nelle grandi città. Esistono anche suole specifiche per bambini con disabilità e altri problemi.
In Cina, circa il 6% della popolazione è in età scolare – 200 milioni di bambini. Le materie che studiano non sono molto diverse dalle nostre: lingua e cultura cinese, matematica, fisica, geologia, chimica, storia, geografia, belle arti ed educazione fisica.
Finite le medie, un esame stabilisce i voti per quelli successivi: chi ha valutazioni elevate è avviato al liceo e al proseguo degli studi, per gli altri esistono scuola professionali e tecniche che preparano a un mestiere. L’università, invece, non è più gratuita dal 1985.
Come in occidente, per accedere agli atenei e alle borse di studio ci sono degli esami di ammissione. Chi non viene ammesso può ricorrere alle università private, che però sono molto costose. In ogni modo, l’università cinese è considerata una delle migliori del mondo, perché offre indirizzi molto specifici e sempre diversi, da Energia Atomica a Risorse energetiche, fino a Biofisica. Inoltre, gli atenei sono enormi.
L’anno scolastico cinese è diviso in due semestri, e dura 39 settimane – di cui 5 dedicate ad attività extra, esami, eccetera. Oltre alle vacanze estive, l’altra pausa è a febbraio, per il capodanno.
La lingua ufficiale d’insegnamento è il cinese mandarino, anche se in alcune zone abitate da gruppi minoritari si insegna pure la lingua locale. L’inglese, invece, si impara generalmente dalle medie.
Ogni mese ci sono delle verifiche, e dopo il primo semestre c’è un esame. Chi non lo passa ha una specie di “debito”, come da noi. A fine anno, invece, c’è un esame finale di cinese e matematica: chi non lo supera deve ripetere l’anno.
Pubblicato da Alessandro Mambelli.